sabato 3 maggio 2014

Loro

Loro stanno tutti in pochi chilometri.
Sono uomini, e donne. Fanno i mestieri più diversi fra loro.Una insegna didattica della matematica. Un'altra è antropologa della differenza di genere. Una gestisce una ditta di import export. Uno disegna gioielli e li vende nel suo negozio. Un altro fa il giudice supplente.

Loro stanno tutti in pochi chilometri. Erano ragazzi e ragazze, raccolti nel periodo più propizio per le amicizie, la giovinezza. Il momento della sincerità e degli slanci, dei sogni e dell'innocenza, delle confidenze e dell'abbandono. Fiori coltivati lungo la strada, bagnati dalle tempeste dell'esistenza, fatti crescere sotto il sole dei giorni felici. Successi, sconfitte, lutti, risate, e ancora notti e vacanze e viaggi e balli, canti, sorrisi, abbracci e lacrime. Arrivederci e benarrivato, partenze e arrivi, lettere e telefonate a vincere le distanze.

Loro stanno tutti in pochi chilometri. In una città indicata dal dito sicuro del padre, dallo sguardo paziente del padre, dalla volontà previdente del padre, che preparava la medicina per curare la sua assenza, decenni prima che questa  accadesse. Sono amici e figli di amici, sono amici di amici spariti, e questi sono restati, mentre di quelli nemmeno ricordo il nome. Alchimia di coincidenze, simbiosi simpatica, e riconoscersi fratelli di madre diversa, con lo stesso padre, con gli stessi occhi chiari e sinceri.

Una esplode di vita, adora ballare, cantare, e parlare senza sosta. Il tempo le ha lasciato poche tracce nella voce e nell'anima, entrambe brillanti come pezzi di quei vetri che si trovano sulla spiaggia, semplici, eppure necessari per farla splendere.
Uno fulmina con lo sguardo, occhi acuti come la sua ironia, e penetranti come la sua risata. Le mani non smettono di muoversi, impazienti, in attesa di poter esprimere la festa di allegria e colori che si agita nella mente e di farla diventare luce di oro e smalto.
Una fuma in continuazione, inquieta, e la vita è un'eterna sigaretta da aspirare, e incontri da bruciare, senza consumarli, perché la loro cenere diventa  parole, libri, teorie, idee, da condividere e regalare al mondo.
Uno ha occhi in cui si specchiano l'acqua del mare e la trasparenza del cielo, e un passo indolente con cui attraversa i giorni. Sembra arrendersi agli eventi, ma li condiziona, giunco docile, che dona dolcezza e amore a chi sappia comprenderlo.
Una si tende verso la vita con la positiva energia di uno spirito indomito, e insieme con la precisione matematica di una mente lucida. Segue l’algoritmo della vita senza stancarsi mai. E insieme ne aspetta la soluzione.

Loro stanno tutti in pochi chilometri. Troppo lontani da me. Loro stanno tutti nei pochi centimetri del mio cuore. Eppure ci stanno bene, comodi. Ho impiegato una vita a far loro posto. E adesso, che volo sopra di loro, nell’ennesima partenza,  li benedico con le mie lacrime, e faccio piovere con esse tutta l'energia di cui sono capace.

Loro stanno a Barcellona. La loro città. Il mio cuore.