mercoledì 6 febbraio 2013

Michelangelo indeed could've carved out your features

Mi chiamo Robert, e amo l'Arte. Mi chiamano Bob, e mi amano, perché dicono che io faccia, pensi, sia Arte.
Ma io amo l'Arte, e l'Arte ama me. Io sono il suo umile servo, e ho speso una vita a plasmare parole e musica al suo servizio.
Ho cercato tutta la vita di catturare l'essenza dell'arte, io piccolo e umile, e loro mi hanno fatto diventare superbo e grande.

Arte, perdona loro.
Per questo ora sono qui, davanti a Te. Mi sono coperto il capo, me lo sono cosparso della cenere che diventerò, quando anche io soffierò nel vento come la risposta che cerco da una vita.
E ora sono davanti a Te, e Tu, pietosa, mi guardi.
Non oso nemmeno scoprirmi il viso. Sparire, davanti a Te, è stato sempre il mio fine. Sparire, per fare emergere la Tua potenza. Sparire, per cercare il Tuo volto nel mio.

Così, di fronte a Te, ora, sono più che mai il jolly al Tuo servizio. E, in questa stranza fredda, avverto il calore della Tua pietosa presenza.
E ne ascolto la Musica.

lunedì 4 febbraio 2013

la morte non esiste

E poi c'è la Maria.
Novantanni, occhi di cielo, viso di latte, bocca aperta al sorriso.
E' sola, ma sola davvero. Marito, figli, amici, tutti morti.
Però sorride. 
La Maria beve con gli occhi chiunque arrivi nel suo raggio, e lo illumina, assorbendone la vita.

La Maria passa lunghe ore nel salone, a fare la conta.
Dunque, c'è questo, quella, quell'altra, questo qui, quello là.
Ogni tanto, alla conta manca quello lì, o questa qua.

Ma lei sorride.
'In questo posto, la morte non esiste', dice. 'Succede che ogni tanto, magari di notte, arrivano e ne portano via qualcuno'.
Così, i giorni scivolano via dalle mani e dagli occhi della Maria, ma non riescono a portarle via il sorriso.
E' convinta, la Maria, che qui dentro sia solo vita, quella che passa attraverso i giorni. Così sorride. 
Attorno a lei, questa qui si scioglie la bavetta, ancora, e ancora. Quello là si alza e torna a sedersi, ancora, e ancora. Quella lì scuote la testa, ancora, e ancora. Questo qua urla, ancora, e ancora.
Ma la Maria, ferma sulla sua sedia a rotelle, lascia che gli altri pensino che quella sia morte. Lei, no. Lei, vive. E sorride.

In questo posto, la morte non esiste. Dice.