lunedì 15 aprile 2013

La voce del merlo

La primavera si è accorta di noi.
La linea dell'orizzonte tarda a immergersi nel nero della notte, e il respiro dei fiori si fa più visibile, anche per gli affannati umani.
Affacciarsi alla finestra significa tornare a vivere un po' di più, un po' meglio, e tornare a gustare, briciola su briciola, la piccola pagnotta di felicità concessa dagli dèi.
Se poi la pagnotta ha il sapore di un biscotto al cioccolato, assaporato nella sera, il cuore torna bambino. Dai rami degli alberi vicini, lo zirlare di un merlo, sonoramente felice di tornare a gustare le briciole della sua sera.
Condividere il biscotto di vita con un essere volante, sorridergli, e comprendere il misterioso suo zirlare, è il dono di questa sera, al centro esatto di una primavera che si è accorta di noi.

Vorrei poterlo dire a mio padre.

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