domenica 30 ottobre 2011

quando parla Baricco

"Leggiamo libri perché ci cambiano la vita. Leggiamo libri perché ci conducono alla verità.
Leggiamo libri perché impariamo un sacco di cose.
Leggiamo libri perché ci troviamo i nostri sentimenti.
Ma scriviamo libri, ogni tanto, con un'altra idea.
Scriviamo libri e quel che facciamo è: scegliere tra quanto di più raro c'è nell'universo e di più caro c'è nel nostro animo.
E lo lavoriamo con le mani in un materiale affascinante, che sono la lingua, le parole, il suono delle parole, il respiro della storia. Ci piace lavorarlo con le mani.
E tutto questo solo perché vogliamo testimoniare di che cosa è capace un certo genio umano. E per esprimere in qualche modo il gusto di un maestro. Di quel maestro che in quel momento siamo noi.
Niente più di questo. Ma niente, niente, meno di questo."




ogni tanto, quest'uomo entra nella mia vita. lo fa nei momenti più necessari, e sono tutti connessi a questioni molto private.
quando quest'uomo entra nella mia vita, è perché io gli apro.
quasi mai sono stati i suoi romanzi.
quasi sempre sono state le sue parole, dette in giro, lasciate cadere con apparente nonchalance, eppure così precise, che mi arrivavano dritte a un punto preciso del cuore.

questa volta, quello che quest'uomo dice non è quello che sta dicendo.
questa volta, quello che quest'uomo dice è quello che sto dicendo io, anche senza parlare.
quello che voglio, di cui ho bisogno, respiro di un lampo in un momento di buio.