venerdì 5 agosto 2011

fuori contesto

già una palma in mezzo alla valle del san gottardo, dimmi se si può.











e poi, un balcone al posto del palco, figurarsi.














e siamo in svizzera, e dei ragazzi, ragazzi, eh?, mica sessantenni nostalgici, sventolano fino allo sfinimento una bandiera rossa, ma proprio di quelle dell'unione sovietica, che forse neanche a mosca ce l'hanno più così.



e poi inizia la musica. che sistema ogni cosa, anche quelle fuori contesto.

ma stasera è tutto più diretto, anche la musica.
saranno i luf che scaldano il clima già ben acceso.
saranno i gang che trascinano cuori e gambe e voci.
sarà l'aria del gottardo.
sarà la sciura della buvette (sic) che mesce ogni genere di liquido alcolico, cosicché tutti si ritrovano con un bicchiere in mano sempre pieno di liquidi diversi.
saranno le luganighette e il collo di maiale (sic) alla griglia.
sarà l'alain delon de biasca che barcolla con le mani arpionate sulle tette della sua accompagnatrice.
sarà la palma che taglia in due la visuale del palcobalcone.


fatto sta che a un certo punto il local hero, mimando un miracolo, abbandona la carrozzella e si fa trascinare fino alla batteria, e la suona coi gang.

fatto sta che a un certo punto cerno, il cantante dei vad vuc, che come tutti gli artisti veri è lì giusto per ascoltare, bere e imparare (non è dato sapere in quale ordine) sale sul palco pure lui, e canta con marino severini.











fatto sta che a un certo punto l'organizzatore della serata invita sul palco tutti i collaboratori a cantare, e la situazione sembra sfuggire di mano, ma invece tutti ce l'hanno in pugno.
chiuso, per l'occasione.
tanto chiuso il pugno, quanto aperti sono i sorrisi.







fatto sta che questa si candida a miglior serata dell'estate, con buona pace di frank&daniele, di dan, dei chieftains e perfino di lyle.

(e grazie a franco e baio, miei impagabili compagni...;-))

(foto ©baio)

mercoledì 3 agosto 2011

malfermo_10

c'è anche margherita. la mamma.
troneggia dall'alto della sua sedia a rotelle, appesa al tubo del respiratore, eppure indomita e battagliera.
mamma di tre figli ormai in età di pensione, nonna di tre nipoti ormai adulti, amica di tre signore ormai anziane, suocera di tre nuore schiacciate da un confronto impossibile.
mamma margherita sembra seduta, sembra immobile, sembra debole. in realtà si muove, valuta, giudica, sceglie ogni giorno.
mamma margherita si fa mettere fiori in camera e rose sui vestiti, collane al collo e bigodini in testa, non vuole occhiali e tifa inter.
mamma marcgherita è un fiore, e le api_figli_nipoti_amiche_nuore le ronzano attorno, suggendo il nettare della sua energia, eppure lasciandola intatta.

mamma margherita ha novanterotti anni, ma sente la vita passare fra le dita sottili, e l'afferra senza paura. lottando e scegliendo, ogni ora, finché le ore si fermeranno.